Claudio Giannettoni, Coordinatore Road To Wellness, parla proprio del progetto RTW: "Come possiamo strutturare questo territorio in modo che sia vivibile? Partendo da questa domanda abbiamo pensato di lavorare con le nuove tecnologie, con strumenti semplici per trovare soluzioni ad ogni problema. L'idea è di vedere prima il territorio, grazie a servizi come http://www.tracemyworld.com/, per vedere i tempi, i servizi, i percorsi ponendosi come obiettivo finale il fatto che prima di partire hai già vissuto il territorio. Dare ai nostri utenti la possibilità di prendere decisioni consapevoli riguardo all'esperienze e al viaggio che intendono intraprendere".
Alessandro Inversini, dell'Università Webatelier (USI, Lugano): "E' importante considerare il turismo come esperienza da comunicare. Il vantaggio di essere presente sui Social Network potrebbe servire a comunicare queste esperienze ma troppo spesso si fa un uso futile di FaceBook. Se i social network non vengono usati per comunicare e condividere le esperienze e quindi creare relazioni questi discorsi non servono molto. Le esigenze del cicloturistico giustificano la creazione si un social network specifico?"
Michele Merola, Blogger http://briciolecaotiche.wordpress.com/, parla di Road To Wellness: "Sembra un progetto che può fare un salto di qualità nel cicloturismo perchè può promuoverlo e aiutare a condividere esperienze nell'argomento".
Paolo Fumagalli di Roadtowellness.it: "Alla base del nostro progetto Interreg Italia Svizzera c'è quella di creare una rete di bike sharing. Al di là del problema esperienziale c'è un problema economico attorno al turismo in generale, e cioè che il turismo in Italia non viene visto come una risorsa economica ma come un prodotto di nicchia e il mondo del web viene visto come un passatempo. L'unione delle ultime due cose viene vista anche peggio. Proprio da qui l'idea di Road To Wellness!".
Alessandro Inversini, dell'Università Webatelier (USI, Lugano): "E' importante considerare il turismo come esperienza da comunicare. Il vantaggio di essere presente sui Social Network potrebbe servire a comunicare queste esperienze ma troppo spesso si fa un uso futile di FaceBook. Se i social network non vengono usati per comunicare e condividere le esperienze e quindi creare relazioni questi discorsi non servono molto. Le esigenze del cicloturistico giustificano la creazione si un social network specifico?"
Michele Merola, Blogger http://briciolecaotiche.wordpress.com/, parla di Road To Wellness: "Sembra un progetto che può fare un salto di qualità nel cicloturismo perchè può promuoverlo e aiutare a condividere esperienze nell'argomento".
Paolo Fumagalli di Roadtowellness.it: "Alla base del nostro progetto Interreg Italia Svizzera c'è quella di creare una rete di bike sharing. Al di là del problema esperienziale c'è un problema economico attorno al turismo in generale, e cioè che il turismo in Italia non viene visto come una risorsa economica ma come un prodotto di nicchia e il mondo del web viene visto come un passatempo. L'unione delle ultime due cose viene vista anche peggio. Proprio da qui l'idea di Road To Wellness!".
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